Pubblicato in: Asia

Malesia. Vacanze Subacquee

Informazioni sull'isola di Tioman, paradiso per sub.
di occasionivacanze 17 ottobre 2007
Tioman Malesia 

Tioman Malesia 

Malesya-Vacanze Subacquee

 


L’isola di Tioman, un posto davvero selvaggio….

La Malesia è giustamente famosa nella comunità subacquea soprattutto per le sue due località più rinomate e frequentate: Sipadan e Layang-Layang, situate però nella zona malese del Borneo.

 

Noi siamo andati a cercare località ancora sconosciute ai più, fuori dal solito circuito dei viaggi organizzati…

Pulau Tioman (www.tioman.com.my) è la più grande di un gruppo di 64 isolette vulcaniche sparpagliate nel mare della Cina meridionale in un arco sito a circa 80 Km. a sud-est della regione di Pahang; è pressoché totalmente ricoperta da una lussureggiante vegetazione e popolata da una moltitudine di animali, tra cui scimmie e iguane (a volta lunghe più di un metro), che passeggiano per le spiagge quasi per nulla intimoriti dai pochi turisti presenti.

Il periodo migliore per recarsi in questa regione della Malesia va da marzo a novembre, periodo in cui vi sono scarse precipitazioni e temperature calde ma non afose.

 

Leggende

Narra la leggenda che la Principessa-drago Tioman, in viaggio verso Singapore, lungo il tragitto decise di tuffarsi nelle acque cristalline del mare per cercare ristoro. Incantata dalla bellezza dal luogo, decise di fermarsi trasformandosi in un’isola, per non doversi mai più allontanare e si impegnò ad offrire riparo ai viandanti.

 

Raggiungere Tioman

Per andare a Tioman dall’Italia è necessario fare scalo a Kuala Lumpur (KL) e quindi proseguire con un piccolo aereo per voli interni (durata del volo circa 1 ora) a partenza giornaliera (www.malaysiaairlines.com)

I costi dell’aereo variano come sempre dal tipo di vettore, da eventuali offerte, ed ovviamente dal periodo; i voli più economici (partenza da Roma) per Kuala Lumpur che abbiamo trovato sono a 872 € con KLM, a 635 € con Emirates Airlines. Anche con la compagnia Singapore Airline è possibile raggiungere Kuala Lumpur con voli a partire da 825,50 €

Noi abbiamo deciso che, trovandoci già a Singapore, poteva valere la pena di girare anche un po’ per la Malesia e così abbiamo optato per la via ‘lunga’: autobus Pan Malaysia Express (non fatevi ingannare dal nome, sono poco più che carrette) da Singapore a Mersing in circa 6 ore (partenze dalla piazza di Lavender Street Junction alle 9.00 ed alle 10.00 a.m., il rientro a orari fluttuanti, costo a.r. 22 S.$) e barca ‘veloce’ da Mersing a Tioman (partenze alle 8.00, 12.00, 16.00, 17.00, rientri ad orari variabili, costo a.r. 50 M.$).

Il tempo occorrente da Mersing a Tioman è estremamente variabile perché dipende dalle maree che qui incidono non poco e può andare da un minimo di 3 ore ad un massimo di 6.

Una volta giunti a Tioman, poi, ci si dimentica di tutto il resto, affascinati da quell’aria antica e selvaggia che permea quasi tutta l’isola, completamente circondata da una stretta striscia di candida sabbia finissima delimitata dalla giungla; qui trovano posto soltanto un paio di piccoli e lussuosissimi villaggi turistici www.berjayahotel.com e www.minangcove.com.my (abbastanza cari e con costi variabili a seconda della sistemazione) e una quindicina di minuscoli resort più economici alquanto distanziati tra loro (www.tioman.com).

Tra questi, a causa della sua particolare posizione che consente di praticare lo snorkeling sull’antistante reef partendo da riva senza necessariamente ricorrere alla barca, c’è da segnalare il Panuba Bay, piccolo, abbarbicato su grandi rocce di granito, con bungalow-palafitte in legno raggiungibili tramite scalette ripidissime, senza acqua calda, ma dotati di aria condizionata (necessaria in quell’ambiente caldo-umido da giungla tropicale) e bagno in camera. La Reception-sala da pranzo costituita da una piattaforma in legno con tetto di paglia, è lambita da una striscia di sabbia candida e finissima la cui larghezza è ampiamente condizionata dalle escursioni di marea, bagnata da un’acqua spesso limpida e sempre calda.

Per raggiungere qualsiasi altro luogo bisogna camminare nella giungla per una ventina di minuti o noleggiare una barchetta che in 5 minuti vi accompagnerà al Jetty ABC, dove vi è un piccolo agglomerato di resort, ristorantini, negozietti ed un Internet Cafè al Nazri’s Place e dove la sera si improvvisano barbecue sulla spiaggia con pesce freschissimo, aragoste, gamberoni e bibite spesso non alcooliche (la Malesia è un paese a larga maggioranza mussulmana e l’alcool, quando si trova, è sempre carissimo rispetto al costo della vita locale che è davvero molto basso).

Verso il sud dell’isola, infine, è possibile effettuare escursioni per vedere le magnifiche cascate ed il piccolo villaggio di Mukut, mentre svariate sono le escursioni effettuabili con la barca, mezzo di trasporto prevalente dell’isola.

 

Tioman: per i sub

Immersioni TiomanNell’isola non vi sono molti diving, anche e soprattutto per la non eccessiva affluenza turistica; sono reperibili soprattutto presso i pochi resort, ma anche in prossimità dei piccoli villaggi come Tekek, Nipah e Mukut.

Un ben attrezzato diving (didattica NAUI) si trova invece proprio al Panuba Bay, ben fornito di buone attrezzature per il noleggio, gestito da una giovane coppia di americani, Xavier e Colette, dotato di una capiente barca veloce in grado di raggiungere i più disparati siti di immersione in meno di 1 ora (www.divesoutheastasia.com)

Le immersioni sono molto gradevoli grazie soprattutto all’acqua limpida, calda (28-30° C) e poco profonda (la profondità massima intorno all’arcipelago è di circa 30 mt., ma la media è sui 20), il che si traduce in lunghe e piacevoli immersioni senza stress completamente circondati da nugoli di coloratissimi pesci di barriera ()

Di contro è però doveroso segnalare che non abbiamo visto grossi predatori, forse proprio a causa dei fondali poco profondi che tengono alla larga il pesce di passo, almeno nel periodo in cui vi siamo stati noi.

 

 

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