Pubblicato in: Asia

Filippine. Vacanze Subacquee

L'arcipelago delle Filippine per immersioni indimenticabili
di occasionivacanze 17 ottobre 2007

Filippine:Vacanze Subacquee

Chi si è avvicinato alla scoperta del mondo sommerso non fa a tempo a rientrare dalle vacanze estive che già si ritrova a sognare e perché no, grazie alla Rete anche a visitare, mete sempre più esotiche, paradisi incontaminati di acque limpide e calde, ricche di colori spettacolari e di forme di vita talvolta così strane da sembrare appena uscite da un qualche bel film di fantascienza.

Raggiungere i fantastici lidi tropicali sta diventando, grazie alla diffusione del turismo di gruppo, man mano sempre più semplice ed economico così che i sogni nati nelle lunghe e uggiose serate autunnali passate su Internet a navigare alla ricerca di informazioni si possono concretizzare, poi, nella realtà di una emozionante ‘settimana blu’.

Numerosissime sono ormai le mete più o meno comodamente raggiungibili per una fantastica settimana (o meglio, 9 giorni-7 notti includendo il viaggio), alcune quasi istituzionali come le Maldive o il Messico, altre, fino a poco tempo fa meno frequentate e difficilmente abbordabili, diventate ora alla portata come Filippine, Malesia, Indonesia, Honduras o Madagascar….

Dai nostri diari di viaggio come diver e web diver, vi proponiamo una prima puntata su Filippine.

 

Filippine

Sono oltre 7000 le isole che compongono l’arcipelago delle Filippine, alcune tuttora poco orientate a ospitare il turismo, altre, promosse da numerosi tour operator, agevolmente raggiungibili dall’Italia (tempo permettendo, perché il viaggio è davvero un po’ lungo) con voli da Roma via Singapore o via Hong Kong e pacchetti di viaggio immersioni incluse.

Non ancora molto note nell’ambito del turismo italiano, le Filippine (www.dotpcvc.gov.ph) offrono un mondo in cui il tempo si è fermato, nel bene e nel male, a 40 anni fa.

Nel mare che circonda le Filippine immergersi riserva tuttora emozioni che colpiscono anche i sub più navigati; non tanto per la trasparenza dell’acqua, buona ma non eccezionale per la ricorrente presenza di plancton, quanto per l’elevata biodiversità dell’ambiente che qui offre incontri ravvicinati senza soluzione di continuità con innumerevoli e coloratissime piccole forme di vita marina, vero e proprio paradiso per la macrofotografia ! E non mancano gli avvistamenti di grossi predatori come squali, tonni e carangidi (www.nautica.it/scubaweb/filippi/filippi.htm).

Tra le località più gettonate per la subacquea indubbiamente troviamo Moal Boal e Bohol, sia per la loro vicinanza all’aeroporto internazionale di Mactan, a Cebu, nell’arcipelago delle Visayas, sia soprattutto grazie al fatto che queste isole generalmente rimangono ai margini del circuito classico dei tifoni e godono, nei mesi invernali, di un clima caldo e asciutto.

 

Cebu

Moal Boal (www.diveitaly.com/a_mondo/appunti006.htm) è un paesino situato a circa 80 km. da Cebu City e raggiungibile tramite una strada trafficatissima e piuttosto sconnessa.

Non fatevi quindi trarre in inganno: se volete fare immersioni, dopo il lungo volo aereo dovrete affrontare ancora circa 4 ore di macchina, ma poi vi ritroverete come per incanto in un luogo fuori dal tempo.

Attenzione peraltro anche alla scelta dell’albergo (www.asia-hotels.com/Philippines_Cebu.asp) in quanto a Cebu City non c’è possibilità di immergersi nelle immediate vicinanze: meglio affidarsi alle informazioni sui piccoli resort proposti ai subacquei dai diving o da riviste del settore che riportano dove alloggiare senza troppa spesa; ovviamente anche il livello della sistemazione mediamente non è elevato, ma sicuramente più che sufficiente per coloro che possiedono un minimo di spirito di adattamento.

Sulla piccola spiaggia di Panagsama Beach a Moal Boal sorgono numerosi diving, tra i quali i più famosi ed organizzati sono il Savedra, a gestione tedesca, (www.savedra.com/moalboal.html) ed il Seaquest che sono in realtà un consorzio di diving operanti non solo a Cebu ma in varie zone delle Filippine.

 

Bohol

Ancor più recente è stata la scoperta, da parte dei sub più avventurosi, delle immersioni di Panglao, piccola penisola collegata a Bohol da una stretta striscia di terra; anche in questo caso il tutto si sviluppa su di una spiaggia, l’Alona Beach, su cui si alternano piccoli resort, diving center, ristorantini tipici e capanne di artigianato locale. 

 L’aeroporto di arrivo è sempre quello di Mactan da cui si prosegue tramite traghetto per l’isola di Bohol raggiungibile in circa un’ora e mezza (www.diveitaly.com/a_mondo/appunti005.htm).

Se le immersioni a Moal Boal sono tutte in parete, qui a Bohol possiamo trovare una maggiore diversità tra i vari siti, con secche, pareti e grotte.

Dall’Alona Beach è possibile effettuare diverse escursioni a terra (www.bohol-island.com), come ad esempio alle vicine Chocolate Hills dove, tra fiumi e cascate, è molto frequente l’incontro con le scimmiette più piccole del mondo: un esemplare adulto di questa strana specie, infatti, sta comodamente nel palmo di una mano.

 

Raggiungere Bohol e Moal Boal

Il volo per la zona centrale delle Filippine, a Mactan (Cebu), da dove poi proseguire per la nostra destinazione, Bohol o Moal Boal, è davvero un po’ lungo, in quanto si può procedere o con voli Singapore Airlines via Singapore o con voli Cathay Pacific Airways via Hong Kong che hanno una durata media di 12-13 ore fino allo scalo tecnico, a cui ne vanno aggiunte altre 4-5 per la meta definitiva; in genere è necessario cambiare vettore aereo (e talvolta anche la compagnia aerea) con un aggiunta di tempo variabile a seconda dell’operativo voli.

Se si ha tempo a disposizione, prima di tuffarsi in zone piuttosto arretrate, si può optare per uno stop over a Singapore, città-stato supermoderna e di sicuro fascino.

 

 

 

 

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