Pubblicato in: Oceania

Isole Cook

Alla scoperta delle Isole Cook da Rarotonga a Atiu.
di occasionivacanze 17 ottobre 2007

 

Isole Cook

  Da Rarotonga a Atiu

Una nuvola di schiuma circonda Rarotonga, l’isola più importante delle Cook; un’onda continua che si infrange sulla barriera, a largo di questo giardino, distante centinaia di chilometri dalle isole più vicine. Il mare è l’Oceano Pacifico più affascinante: la forza delle onde è impressionante, e altrettanto lo sono gli alberi e i fiori sull’isola. Sono proprio questi i motivi che ricorrono nelle canzoni popolari: il racconto delle fatiche della vita di mare, la bellezza dei fiori, e il lieto fine di aver trovato un compagno o una compagna con cui dividere tutte queste meraviglie.

 

Tre automobili in fila fanno un ingorgo, e questo succede ad Avarua – la capitale – forse due volte al mese. Ma quando succede, anche per i maori di Rarotonga, è l’ora di combattere lo stress e di sfuggire un po’ dalla civiltà: via, tutti ad Aitutaki! La laguna di Aitutaki è un paradiso perduto nell’oceano, con fondali meravigliosi in uno degli ambienti più spettacolari e incontaminati di tutto il Pacifico. Le Cook sono una quindicina di isole sparse su un vasto territorio in mezzo all’Oceano Pacifico, fra il Regno di Tonga, le isole Samoa ad ovest e la Polinesia Francese ad est, dove la vita trascorre secondo i ritmi dei raccolti che gli indigeni si tramandano da decine di generazioni e della pesca. Il clima è molto piacevole in tutti i mesi dell’anno, con il periodo più fresco che va da giugno ad agosto e quello più caldo da novembre a marzo. L’arcipelago prende il suo nome dal grande esploratore inglese Capitano James Cook, mentre l’isola maggiore del gruppo, Rarotonga, era conosciuta già dal seicento dopo Cristo dai popoli migratori della Polinesia.

Tante le realtà culturali e commerciali che sono attraccate alle Cook nel corso dei secoli: i maori, primi abitanti dell’arcipelago, le coltivarono portando in dote la loro lingua musicale e affascinante. La tranquillità della vita in queste isole lontane dal trambusto della vita moderna si riflette nel carattere della gente: cordialissima, ospitale, piena di vitalità e gioia di vivere. Anche se ormai da tempo tutti si sono convertiti alla religione cristiana, la loro antica cultura rimane nei canti e balli tradizionali.

La festa della Costituzione è il momento migliore per vedere le vecchie usanze fiorire in una grande celebrazione che coinvolge tutto il popolo, mentre nella vita di tutti i giorni si possono ammirare le opere di artigianato ed ascoltare la musica delle isole. Il livello delle sistemazioni alberghiere è buono e affidabile.

 

Rarotonga
Alla  scoperta delle Isole Cook da Rarotonga a Atiu.


Rarotonga è un’isola lussureggiante e montuosa, di cui il Te Manga (652 metri) è la cima più alta, seguita dal monte Ikurangi (470 metri), la ‘coda del cielo’, la montagna sacra dei maori il cui nome fu dato a diverse vette della Nuova Zelanda dai colonizzatori oriundi delle Cook. Una bella laguna circonda l’isola che è bassa e sabbiosa sulla costa occidentale e meridionale, rocciosa su quella orientale e settentrionale. Rarotonga, ‘Raro’ per gli habitués ha una superficie di 64 chilometri quadrati (tre volte l’isola del Giglio) e 9.500 abitanti. Il capoluogo è Avarua, sulla costa settentrionale.

 

 

Aitutaki

Oltre all’isola principale di Rarotonga, vale veramente la pena fare una visita alla bellissima Aitutaki, situata 259 chilometri al nord. Dotata di una vasta laguna limpidissima di 45 chilometri di circonferenza, che racchiude un meraviglioso mondo marino, Aitutaki presenta uno spettacolo da mozzafiato, specialmente quando si arriva via aerea. Sono disponibili delle escursioni di una giornata da Rarotonga ad Aitutaki, che comprendono una crociera nella laguna fino all’isola Tapuaetai (l’isola di un Piede).

 

Mangaia

Mangaia è molto diversa dalle altre isole. Situata nel punto più a sud dell’arcipelago, ha un clima più fresco. E’ circondata da scogliere di corallo, chiamate –makatea– e all’interno un piccolo lago e delle paludi. Molte delle piccole conchiglie che vengono chiamate –ei pupu– vengono raccolte a Mangaia e sono molto apprezzate dalla gente delle Isole per il loro intenso colore giallo e bianco.

 

Mauke

Anch’essa di forma piatta, Mauke è un’isola con bellissime spiagge di sabbia bianca ed una laguna di acqua bassa. Ci sono molte caverne da esplorare all’interno e lo sport di pesca al lume di lanterna è molto praticato. Sono famose le donne di queste parti per la loro bellezza !

 

 

Mitiaro

Questa piccola isola piatta è molto conosciuta per la particolare simpatia degli abitanti, sempre contenti di intrattenersi con i visitatori. All’interno c’è da visitare la palude dove vivono le ‘itiki’ (anguille), molto apprezzate nella cucina locale. L’ambiente è molto riposante e gli intrattenimenti sono limitati a qualche ballo, la proiezione di video-cassette e l’ascolto del coro in chiesa la domenica!

 

Atiu

Atiu è anch’essa circondata da scogliere di corallo, bordate da spiagge di sabbia bianca. Si possono effettuare delle escursioni affascinanti, anche con guide locali, a piedi sulla laguna bassissima e alle caverne, dove annidano gli uccelli ‘kopeka’. La sera, in compagnia della gente del posto, si può passare al ‘tumunu’ per degustare la birra locale.

 

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