Pubblicato in: Italia

Torino. Le Langhe

Da Torino alle laghe sulle tracce del buon vino e del tartufo
di occasionivacanze 17 ottobre 2007

Da Torino alle… Langhe

Io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie. Signore e signorine -le dita senza guanto -scelgon la pasta. Quanto ritornano bambine! Perché nïun le veda, volgon le spalle, in fretta, sollevan la veletta, divoran la preda. C’è quella che s’informa pensosa della scelta; quella che toglie svelta, né cura tinta o forma. L’una, pur mentre inghiotte, già pensa al dopo, al poi; e domina i vassoi con le pupille ghiotte’.

 

Così recita una poesia di Guido Gozzano, celebre e devoto cittadino di Torino, la città del Barocco, della magia, delle pasticcerie… Elegante, superba, frivola e austera allo stesso tempo, la capitale piemontese è spesso etichettata come la città grigia per antonomasia, sepolta dalla nebbia e dal vecchiume. Qualcuno sostiene che ai torinesi questo luogo comune non dispiace, così nessun turista viene a disturbarli… Presunte battute a parte, si tratta comunque di un giudizio superficiale, di chi conosce Torino solo per la Mole Antonelliana o per il Museo Egizio. Senza nulla togliere a queste importanti testimonianze, c’è da dire che la città sa offrire molto di più al visitatore attento alla cultura e all’arte ma anche alle tradizioni e all’atmosfera dei luoghi. che incontra. Magnifiche chiese barocche, nobili palazzi settecenteschi, raffinate gallerie, parchi, castelli, chilometri e chilometri di portici. Il tutto contornato da fulgide colline, dove si trovano le zone residenziali più ambite ed esclusive, e alla cui base scorre tranquillo il Po…

 

I torinesi amano moltissimo la loro città, accusarli di campanilismo per loro non è certo un’offesa, anzi. Con fierezza mantengono in vita tradizioni che risalgono all’epoca d’oro, quella in cui Torino fu capitale del Regno Sabaudo prima e d’Italia dopo, tra la fine del Cinquecento e quella dell’Ottocento. Moltissimi sono i locali storici ancora in piena attività. Come il Caffè Fiorio, quello in cui Carlo Alberto si recava ogni mattina a chiedere che cosa si era detto tra le sue mura, visto che il caffè era meta di intellettuali, nobili, politici. Le sue sale, magnificamente restaurate, raccolgono i segreti dei gelati più famosi di Torino. O ancora il Bicerin di piazza della Consolata, dove Cavour amava sostare qualche ora, per prendersi un po’ di tregua dalla politica. Dall’aspetto tipico della cioccolateria del secolo scorso, prende il nome da una golosa tradizione torinese, una ‘bevanda’ a base di caffè, cioccolata calda e panna. Non ultimo, il caffè pasticceria Baratti & Milano, fondato da Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano, un gioiello post-liberty dove sostare un intero pomeriggio a soddisfare gola e occhi. Proprio come faceva Guido Gozzano, fedelissimo per anni, che qui, a tavolino, compose il divertente scherzo in rima di cui parlavamo al principio.

Per tutte le informazioni turistiche sul Torino consultate il sito a-torino.com, completo di varie informazioni per la visita della città, trasporti, musei, monumenti, indirizzi di alberghi, ristoranti, senza dimenticare le gastronomie. Interessante la sezione ‘week-end’ con proposte turistiche che comprendono visite guidate, biglietti per il Teatro Regio, appuntamenti gastronomici con pranzi in locali storici e cene in ristoranti tipici piemontesi.

Un’altra guida on line fondamentale per la città, soprattutto per il visitatore gourmant, è quella del Comune.

Da Torino è possibile programmare varie escursioni all’insegna del gusto, dal Canavese alla Val di Susa, dal Roero alle Langhe e via dicendo. Per farvi un’idea dello straordinario panorama enogastronomico offerto dalla regione, visitatewww.piemonte-online.com/Magazine/eno.htm  e www.langhe.net

Tra i percorsi preferiti dai turisti golosi, ma anche da intellettuali e da artisti, il più importante è sicuramente quello che da Torino porta nella provincia di Cuneo, ad Alba, Barolo e Verduno per immergersi in piena ‘Langa’, uno dei paesaggi collinari più incantevoli d’Italia e uno dei più apprezzati nel mondo per la produzione vinicola.

Sono molte ormai le persone che ogni anno si recano ‘in pellegrinaggio’ nella propria cantina di fiducia per acquistare bottiglie di prestigioso barolo, barbaresco, nebbiolo o di barbera. Quest’ultima, sottovaluta per decenni, è stata riscoperta oggi grazie all’opera di alcuni viticoltori che con varie sperimentazioni (uve portate a maggiore maturazione, impianti in posizioni più vocate, utilizzo della barrique) hanno ottenuto un vino elegante, nobile, perfettamente affinato con qualche di invecchiamento. Curiosa la tradizione piemontese di indicare questo vino con il femminile, riservando l’articolo maschile al vitigno… Per conoscere meglio ‘la barbera’ dunque, oltre agli altri grandi vini prodotti nelle Langhe, imprescindibili sono le pagine di www.barbera.it, www.barbaresco.it.

 

L’autunno è il periodo ideale per visitare le Langhe, tinte dei mille colori e cariche d’atmosfera, con i vignaioli in fermento per la raccolta dell’uva. Oltretutto, questa è anche la stagione del tartufo, altro celebre prodotto di questi luoghi. Al prezioso tubero è dedicato uno degli eventi più importanti per il Piemonte, la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che quest’anno si terrà dal 6 ottobre al 18 novembre. Mostre, musica e convegni intorno a un mercato dove si possono acquistare pregiati tartufi, degustabili anche nelle decine di ristoranti e trattorie sparse per la città. Il calendario di questa manifestazione e di molte altre che seguiranno nei prossimi mesi nel territorio langarolo, è pubblicato sul sito www.fieradeltartufo.org.

 

Da Alba le colline salgono, in rapida successione, verso l’Alta Langa. L’itinerario del gusto prosegue così per Murazzano, caratteristico paesino arroccato su una collina, dove si produce l’omonimo formaggio D.O.P. (Denominazione di origine protetta), a pasta morbida e prodotto interamente o parzialmente con latte di pecora.

Per sapere tutto su questo e altri ricercati formaggi langaroli, visitate www.langheroero.it

Perché non scegliere poi di passare la notte in agriturismo, con la possibilità di godere lo spettacolo delle colline al tramonto, completando il ‘viaggio di gusto’ su una tavola imbandita di vini e di piatti locali, prodotti in proprio dalle varie aziende agricole? Nelle Langhe ci sono oltre 70 strutture di questo tipo, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Sono recensite in vari siti, recuperabili facilmente digitando in un motore di ricerca la parola chiave ‘agriturismo’ seguita da quella della località prescelta, altrimenti utilizzando i comodi servizi di www.langheroero.it.

 

Il salone del gusto

 Il Salone del gusto, rappresenta senz’altro la più importante manifestazione enogastronomica d’Italia. E’ organizzata non a caso da Slowfood, associazione in prima linea per la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio gastronomico dei singoli territori, contro l’uniformarsi dei sapori e la massificazione che soffoca le produzioni artigianali. In un enorme spazio espositivo, vengono ospitati 250 laboratori di educazione al gusto, un mercato di 400 bancarelle, 3 grandi sale tematiche dedicate ai formaggi, ai salumi e ai dolci, 2 grandi enoteche per assaggiare oltre 2500 etichette da tutto il mondo. Cos’altro potreste desiderare? Il Salone del Gusto si tiene a Torino nel mese di ottobre.

Come arrivarci

In aereo: l’aeroporto internazionale di Torino-Caselle www.turin-airport.com è collegato con le maggiori città italiane ed europee. Un servizio pubblico di autobus garantisce di raggiungere Torino centro dalle prime ore del mattino fino a notte. L’indirizzo web per i trasporti pubblici torinesi è www.satti.it.

In treno: la stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova è servita dalle linee Torino-Milano-Venezia, Torino-Cuneo-Ventimiglia, Torino-Alessandria-Bologna e Torino-Genova-Roma. Per le Langhe ci sono invece la Torino-Bra-Alba e la Torino-Cavallermaggiore-Alba. Controllate gli orari e la tratta migliore partendo dalla vostra città, al sito delle Ferrovie dello Stato Trenitalia.it

In auto: il capoluogo piemontese è raggiungibile con la A4 Torino-Milano, la A5 Torino-Aosta, la A6 Torino-Savona e la A21 Torino-Piacenza-Brescia. Mappe e tariffe su www.autostrade.it

 

Vino e castelli

Importante punto di riferimento per il turista sono le Enoteche Regionali, strutture pubbliche ubicate all’interno di castelli e palazzi gentilizi, dove è possibile vedere, assaggiare e comprare i vini della zona. Immancabile l’Enoteca del Barolo, con sede nel castello dei marchesi Falletti, dove prestò servizio come bibliotecario e segretario della marchesa Giulia di Colbert lo scrittore Silvio Pellico. E poi l’Enoteca Grinzane di Cavour, residenza di Camillo Benso che fu per anni sindaco del paese. All’interno del castello c’è anche un ristorante dove gustare le specialità tipiche della cucina albese.

 

Un elenco completo delle enoteche pubbliche si trova sul sito Langabarolo.it

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