La malaria è la più grave e la più comune malattia tropicale. Non è contagiosa da uomo a uomo, ma con circa mille nuovi casi all’anno, resta la principale malattia da importazione che colpisce sia turisti di ritorno da mete esotiche, sia immigrati che rientrano in patria dopo alcuni anni passati nel nostro paese. I turisti italiani che prendono la malaria in Africa sono lo 0,7 per mille di quelli che si recano nel paese africano. La gravità della malattia è data da un parassita, il Plasmodio, (la morte per malaria spesso è dovuta al Plasmodium falciparum) che viene introdotto nell’uomo dalla puntura della zanzara femmina del genere Anofele. A volte può avvenire anche tramite trasfusione di sangue e, raramente, da madre a feto. La malaria in Africa è la principale causa di mortalità infantile.
Sintomi
In genere, anche se i sintomi possono essere vari, è presente febbre oltre i 38°C, a volte preceduta da brividi, mal di testa, dolori muscolari e simil-influenzali; a volte si aggiunge anemia ed ittero. Le recidive si possono verificare anche dopo anni dall’infezione primaria. La malaria da Plasmodium falciparum, se non viene trattata adeguatamente può portare al coma e poi alla morte. In caso di febbre sospetta nei mesi successivi al rientro è sempre bene sottoporsi ad un esame del sangue.
Vaccinazione
Non esiste ad oggi un vaccino contro la malaria
Prevenzione Meccanica
Ha lo scopo di impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Il viaggiatore dovrà adottare le seguenti misure:
- dormire in stanze con reti alle finestre o con aria condizionata, oppure usare zanzariere, specialmente per i bambini, abbastanza ampie da poterle rimboccare sotto il materasso; sarebbe bene anche impregnarle con insetticidi;
- usare un insetticida al piretro per eliminare eventuali zanzare;
- chi sta fuori dopo il tramonto dovrebbe indossare pantaloni e maglie a maniche lunghe che non lascino scoperte parti del corpo; preferire abbigliamento di colore chiaro, perchè i colori scuri attraggono le zanzare;
- spalmare o spruzzare le parti del corpo che rimangono scoperte con repellenti a “schermo totale”, cioè quelli che contengono la N,N-dietil-3-metilbenzamide (DEET), nota anche con il nome di dietiltoluamide. La DEET è la molecola più efficace e di maggior durata attualmente disponibile. La DEET, infatti, inibisce i chemorecettori presenti sulle antenne delle zanzare.
- ricordare infine che le zanzare sono molto attive al buio, all’umido e al caldo quindi tenersi lontani, di notte, da zone acquitrinose
Prevenzione con farmaci
Dev’essere indicata dal medico caso per caso, tenuto conto che:
- in molti Paesi esiste la resistenza alla Clorochina, soprattutto in Africa;
- i farmaci antimalarici a volte sono controindicati;
- nei bambini piccoli e nelle donne in gravidanza sono necessarie speciali precauzioni;
- l’associazioni di antimalarici con altri farmaci può essere sconsigliabile;
- l’Organizzazione mondiale della sanità consiglia, in Africa e nelle altre aree a rischio, l’assunzione di tre medicinali alternativi: meflochina (Larim), un’associazione di atovaquone e proguanil (Malarone) oppure doziciclina (per esempio, Bassado).
- l’autotrattamento deve essere riservato ai casi in cui il viaggiatore si dirige in località lontane da strutture sanitarie e deve essere limitato al tempo necessario a raggiungere un servizio sanitario per il trattamento più adeguato;
- gli antimalarici possono dare effetti collaterali indesiderati. Nessun trattamento preventivo, comunque, garantisce al 100% l’eliminazione del rischio